Pazzo io

dalla PREFAZIONE

Renato Fedi è, sì, poeta ma anzitutto uomo del suo-nostro tempo e, vivendone le ansie, cerca di interpretarlo grazie al “grimaldello” poetico. In questa silloge, dal titolo significativamente dubitativo di “Pazzo io?” offre un variegato mosaico di momenti e moventi, individuali e collettivi, in cui l’Autore ha intinto la penna sia per sé, sia per il lettore che, con le proprie chiavi di lettura e grazie alle leve evocative dei versi, potrà ritrovarvi anche un po’ di sé o di analoghe esperienze vissute. All’interrogativo “Pazzo io?” due grandi della letteratura d’ogni tempo hanno già dato risposta. Pascal con amara rassegnazione in uno dei “Pensieri” (il n. 216): “L’uomo è così necessariamente folle che il non essere folle equivarrebbe ad esserlo secondo un’altra forma di follia”. Sartre in un passo de “La nausea” con consapevole rabbia: “Eravate bestie ma l’odio vi ha fatto uomini”…..